Il massaggio Hara consiste in una pratica manuale specifica facente parte della medicina giapponese, le cui origini derivano dalla medicina tradizionale cinese.

In realtà tale pratica è diffusa in tutte le medicine tradizionali, in particolare nella medicina antica indiana.

Il massaggio Hara può essere chiamato anche con il termine “massaggio viscerale”, indicante l’azione sulla zona addominale.

La parola hara vuol dire “sorgente di vita” e si ricollega al concetto della presenza dell’energia vitale, denominata Ki in Giappone, che proprio nella zona ombelicale (tra l’ombelico e il plesso solare) trova la sua collocazione.

Secondo le medicine tradizionali orientali, in tale zona del corpo sono presenti dei canali energetici di somma importanza, che possono essere stimolati, anche, attraverso la pratica del massaggio; così l’azione non sarà solo riferita agli organi del ventre e dell’addome, ma a tutto il corpo.

Un rapido risultato si ottiene quando il soggetto è teso e accusa la parte addominale contratta; secondo la medicina tradizionale cinese, ciò avviene perché è proprio nella zona dell’addome che si accumulano le tensioni.

Il massaggio viscerale dà ottimi risultati nei casi di stipsi, e di sindrome dell’intestino irritabile (colite).

Le manualità attivano la normale peristalsi intestinale, sciogliendo le contratture, causa dei disturbi intestinali.

In generale il massaggio Hara serve per curare la maggior parte dei malesseri che colpiscono l’intestino, compreso il meteorismo, causa del gonfiore addominale e ventrale.

Durante il massaggio si usano degli oli vegetali, quali l’olio di oliva o quello di mandorle dolci, oppure olî specifici semplici o composti appositamente scelti per il tipo di disturbo da trattare.

Il punto di riferimento del massaggio è l’ombelico, attorno al quale si compiono delle manovre circolari in senso orario, con una pressione costante e superficiale, seguita da pressioni più profonde dettate dal rilevamento delle aree contratte e del loro livello di contrazione.

Tale massaggio non presenta controindicazioni, se non nel periodo premestruale o nel caso di coliche intestinali in atto; in tali circostanze, deve essere sospeso o attuato con specifica competenza.

La zona energetica chiamata Hara viene considerata quale centro di gravità dell’uomo.

Nell’Hara prendono forma tutti i processi energetici vitali che vengono distribuiti su tutto il corpo.

Nell’agopuntura cinese tale zona viene indicata come il sesto punto del meridiano del Vaso della Concezione (VC 6), quale “mare dell’energia”, sede della vitalità sessuale, riproduttiva, emozionale e mentale; mentre gli yogi taoisti lo chiamavano Tan Tienn, ovvero il “focolare inferiore”, indicando un importante “campo di cinabro”.

L’hara svolge un ruolo preminente nella arti marziali e nella pratica della meditazione.

Nel massaggio Hara si riarmonizzano tali aspetti, e l’ombelico diviene motivo di indagine, anche morfologica, per rintracciare gli eventuali squilibri.

La palpazione dell’addome e del ventre rileva segnali disarmonici, a seconda delle tensioni, rigidità, gorgoglii ecc.; è dalla vitalità dell’Hara che si attua il programma del massaggio.

Nello Shiatsu l’Hara diviene la zona del corpo più importante, posta al centro dell’individuo e sulla quale si svolgono le attività di rilevamento e intervenendo per riportare l’equilibrio totale dell’individuo; ritenuto in grado di favorire i processi guaritori di tutte le malattie, anche quelle croniche, l’Hara è inoltre un potente tonificante di tutto l’organismo, in grado di allontanare la stanchezza generale.

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.

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