Santa Ildegarda (1098 – 1179), mistica cristiana, sensitiva, nel 1136 divenne superiora di un convento nei pressi di Bingen, e fondatrice di una comunità a Ruperstsberg e Ebingen. Scrisse opere liriche e musicali rac-colte nell’opera “Symphonia armoniae celestium revelationum”.

Per Santa Ildegarda di Bingen la malattia è il risultato della separazione dall’Unità.

E’ l’anima che deve governare il corpo e coabitare in esso armonicamente; a tal proposito Ildegarda scriveva: “L’anima è la padrona, la carne la domestica, perché è il corpo che riceve la propria vita dalla propria anima, quindi l’anima ha il potere, e il corpo, ricevuto la vita, si abbandona al predominio dell’anima […] O uomo, guarda l’uomo. Perché l’uomo ha in sé i cieli e la terra e tutte le creature. E’ Uno, e tutte le cose nascoste dentro di lui. L’uomo è il recinto delle meraviglie di Dio”.

E’ la rabbia, sono i processi mentali negativi che ammalano il corpo, in tale visione ildegardiana si scorgono i presupposti della medicina psicosomatica.

Durante la sua vita scrisse importanti trattati di medicina (Physica e Causae et Curae, nel 1150). Per Ildegarda la salute era il risultato dell’azione di una “forza verde” (quella che noi chiamiamo energia vitale)  la cui origine era spirituale.

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.

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