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Nello sciamanismo si rintracciano numerosi elementi a fine terapeutico, tanto che alcuni lo appellano quale “medicina sciamanica”.

Lo sciamanismo è caratteristico delle popolazioni siberiane: Buriati, Samoiedi, Tungusi, stanziate nell’Asia centrale, in Mongolia e Tibet.

Lo sciamano opera tramite i suoi spiriti “adiutori” che lo guidano nel suo operato. Caratteristica indispensabile per essere uno sciamano è la capacità di entrare nello stato di trance. La trance sciamanica viene suddivisa in trance visionaria di origine euroasiatica, e trance da possessione di origine africana. Nella prima, vengono attivate particolari doti extrasensoriali insite nel soggetto; nella seconda si afferma che lo sciamano sia posseduto da una entità esterna.

Caratteristiche peculiari

Le caratteristiche peculiari rintracciabili nello sciamanismo sono:

Lo sciamano è molto più di un guaritore, egli incorpora una serie di ruoli quali: il mago, il sacerdote, il mistico, il poeta, e in generale egli è un artista. Il fatto che egli possa curare è dovuto al dominio che possiede sugli spiriti.

Per divenire sciamani occorre che sia presente l’iniziazione, che può originarsi dalla vocazione spontanea dell’individuo, oppure dalla trasmissione ereditaria, o anche da una decisione assunta dal clan d’ appartenenza.

La trance sciamanica si compone di due diverse esperienze:

Lo sciamano guida le persone attraverso tutti i momenti salienti della vita, dalla nascita alla morte.

Nella pratica dello sciamanismo si ricorre alla danza, al canto, ai suoni, ed anche all’assunzione di droghe. Gli strumenti a percussione, tipicamente il tamburo, rivestono un importante ruolo nel rituale sciamanico.

Lo sciamano viene considerato un guaritore dotato di facoltà extrasensoriali.

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.