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Si tratta di una metodica terapeutica rientrante nelle cure termali, che consiste nel soggiornare per tempi brevi all’interno di grotte nelle quali vi è dell’acqua.

Tale trattamento rientra in quelle che sono definite cure termali, tant’è che l’antroterapia viene anche chiamata trattamento termale in grotta.

Una caratteristica che accomuna tutte le grotte termali, è l’alto tasso di umidità che queste presentano.

Per l’antroterapia sono idonee solo le grotte definite “calde”, infatti le grotte per tale trattamento sono caratterizzate dal grado di temperatura e dal tasso di umidità.

Nelle grotte caldo-umide possono essere presenti altri elementi aggiuntivi che le caratterizzano ulteriormente: presenza di gas e radioattività salutari. La temperatura idonea a procurare gli effetti benefici deve essere compresa tra i 32° e i 47° C.

Vi è anche un’antroterapia definita secca, nella quale le grotte presentano un’elevata temperatura e un basso tasso di umidità, queste grotte vengono chiamate “stufe naturali secche” e sono utilizzate nei casi in cui non è necessario che sulla pelle si formi un’eccessiva sudorazione.

INDICAZIONI

L’antroterapia è sostanzialmente una termoterapia basata sul microclima, che ha come indicazione principale l’allontanamento dei cataboliti attraverso la pelle.

Essa è indicata per le malattie reumatiche, artrosiche, ed in generale per le pelli senescenti; inoltre si ottengono buoni risultati nelle affezioni dell’apparato respiratorio.

In ultimo va menzionato anche il lato suggestivo del trovarsi all’interno del ventre di una montagna; quest’ultimo aspetto contribuisce ad assegnare all’ antroterapia ottimi risultati terapeutici.

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.