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Con questo nome ci si riferisce ad una disciplina basata sulla danza nella quale le energie vitali vengono stimolate per il recupero dell’equilibrio perduto.

Il termine Biodanza vuol dire “danza della vita”.

L’ideatore è lo psicologo e antropologo cileno Rolando Toro, che negli anni Settanta introdusse in Brasile tale metodo, oggi diffuso anche in Europa.

Lo scopo della biodanza è quello di far raggiungere al soggetto un particolare stato emozionale denominato “vivencia” nel quale si raggiunge un piacevole stato psicofisico. I fattori che si rintracciano nella biodanza sono: la musica, il gruppo, e la relazione umana.

Le cinque funzioni vitali della persona sulla quale si agisce sono: la sessualità, la vitalità, la trascendenza, la creatività e l’affettività. Queste funzioni vengono riequilibrate e dosate in reciproca armonia.

La biodanza si pratica in gruppi di 15–20 persone e si articola in lezioni che seguono un protocollo il cui scopo è quello dell’assunzione di una nuova presa di coscienza.

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.