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La clownterapia, detta anche comicoterapia, è una pratica basata sull’interazione sociale tra i malati, la classe medica e gli infermieri.

Diffusa a partire dagli anni Novanta principalmente negli ospedali pediatrici, è stata in seguito utilizzata anche con gli adulti.

L’ideatore della clownterapia è il famoso medico-clown Patch Adams, che in Virginia ha realizzato un “rivoluzionario” ospedale nel quale i pazienti vengono circondati da un mondo bizzarro e ironico, all’insegna del buon umore e della risata.

La comicoterapia viene considerata una disciplina vicino alla psicoterapia; in realtà il buonumore, oltre a liberare dalle tensioni e dalle paure, provoca delle modifiche a livello biologico, tanto da poter essere considerata quale vera medicina. Ad esempio menzioniamo la diminuzione degli “ormoni da stress” e l’incremento di molecole naturali quali le betaendorfine, che presentano una azione analgesica.

I primi dottori clown si presentarono nel 1986 con la fondazione della associazione “Clown Care Unit” negli USA, grazie a Michael Christensen, famoso clown del Big Apple Circus; da allora in molte altre nazioni si è diffusa la clownterapia, ed anche in Italia lavorano in molti ospedali i dottori clown.

L’allegria e la risata rendono il percorso terapeutico, sin dall’inizio del ricovero, più sopportabile, in particolare per i bambini, che accettano con piacere l’ ambiente ospedaliero.

Altre volte i clown non fanno parte del personale medico o paramedico, ma appartengono ad associazioni che si dedicano a riportare nei pazienti il buonumore, in questi casi l’attività svolta è direttamente seguita dai medici e dagli infermieri.

Parte essenziale della clownterapia è il travestimento da pagliaccio, e il ricorso alla mimica e al linguaggio tipico del clown. Negli ospedali pediatrici si è notato come la “terapia della risata” oltre ad agire positivamente sul bambino, sollevi il morale, e infonda fiducia anche ai genitori, e parenti in genere.

 

 tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.