Stampa

 

La neuralterapia è una tecnica iniettiva che si sviluppò in Germania a partire dal 1925. Gli ideatori furono i fratelli Ferdinand e Walter Huneke che ricorsero all’ iniezione di piccole quantità di anestetico locale, preferibilmente la procaina, a volte con l’aggiunta di caffeina e/o acido formico, ma non si escludono altre sostanze (xilocaina, carbocaina, marcaina, ecc.). La scoperta avvenne nel tentativo di curare la loro sorella Kata da tempo sofferente di emicrania.

La procaina viene utilizzata all’1 o 2%. Altre volte si impiega il prodotto tedesco IMPLETOL a base di procaina e caffeina. Le siringhe normalmente usate sono da 5 o 10 ml. 

Terapia segmentale

Le zone nelle quali si eseguono le infiltrazioni sono specifiche; circa 200. Tali aree cutanee corrispondono ai punti dell’agopuntura cinese, la qual cosa imparenta la neuralterapia con la metodica cinese ed anche con la mesoterapia. Inoltre circa 70 dei 200 punti corrispondono a tronchi di nervi sensitivi e motori, molti dei quali utilizzati dalla medicina convenzionale nelle anestesie locali. La neuralterapia non funziona per l’azione analgesica del prodotto iniettato, ma tramite l’azione riflessa della via locale, come nell’ ambito dell’ agopuntura; così si ottengono effetti su organi e zone del corpo siti altrove, tanto da indurre i fratelli Huneke a definire questo metodo “terapia segmentale”. Queste zone cutanee corrispondono anche ai metameri scoperti dall’inglese Head

Campi perturbanti

Un’altra via d’azione della neuralterapia è quella chiamata dei “campi perturbanti” in riferimento ai punti posti in prossimità degli organi portatori di un disturbo cranico o di vecchie cicatrici (traumatiche o chirurgiche); questi sarebbero la causa di un dolore cronico e manifesto in zone distanti. I campi perturbanti vengono ricercati minuziosamente tramite l’anamnesi e l’ispezione, e successivamente neutralizzati tramite iniezioni ripetute per varie settimane sino alla loro estinzione, ovvero alla eliminazione della perturbazione.

Se si è rintracciato il focus infettivo o la cicatrice causale, sottoponendo il paziente al test di verifica, consistente nell’infiltrazione di procaina al 2%, si ottiene il cosiddetto “fenomeno del secondo”, nel quale in un minuto secondo dall’iniezione il disturbo o il dolore spariscono.

Alcuni dei campi perturbanti sovente rintracciabili sono le infiammazioni croniche delle tonsille, di denti devitalizzati malamente, e alcune cicatrici da appendiciti o da ferite accidentali.

Leggi fondamentali

La neuralterapia si basa su tre leggi fondamentali, formulate dai fratelli Huneke, basate sul “fenomeno del secondo”.

  1. Qualsiasi malattia cronica può essere causata da un campo perturbante.
  2. Ogni zona del corpo è potenzialmente sede di un campo perturbante.
  3. L’infiltrazione di anestetico locale nelle zone dei campi perturbanti guariscono il disturbo da questi provocato.

Il fenomeno della guarigione istantanea viene spiegato da Ferdinand Huneke in 3 punti ed è sintetizzabile in:

  1. Tutti i disturbi causati dal campo perturbante devono sparire al 100% e l’effetto deve essere istantaneo.
  2. Il sintomo deve cessare per almeno 8 ore se il campo perturbante è imputato ad un dente; per almeno 20 ore se imputabile ad altre zone del corpo.
  3. Se si ripete l’iniezione nello stesso punto, l’effetto positivo deve migliorare di volta in volta. 

Indicazioni

Il campo maggiore di utilizzo della neuralterapia è quello delle malattie con sintomatologia dolorosa quali le forme reumatiche, e molte patologiemuscolari.

Un altro interessante campo è quello delle malattie con componente neurovegetativa a carico dell’apparato digerente (es. ulcera duodenale, spasmi esofagei, colite spastica); dell’apparato genito-urinario (es. coliche renali, disturbi mestruali, ipertrofia prostatica); dell’ apparato cardiocircolatorio (es. nevrosi cardiaca, extrasistole); dell’apparato respiratorio (es. sinusite, bronchite spastica, asma bronchiale); del sistema nervoso (es. insonnia, distonia neurovegetativa).

La neuralterapia è diffusa in Germania e in Austria; nella sola Germania occidentale sono oltre 400 i medici che la praticano.

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.