Stampa

 

La storia racconta che in Cina, l’imperatore Yu, ultimo della dinastia Hia, defunto nel 1767 a.C. era raffigurato con una lunga bacchetta da rabdomante.

Il primo autore che si occupò dei rabdomanti fu Basilio Valentino (1400) nel suo “Testamentum”; nel 1600 l’abate De Vallemont nella sua opera “La Physique Occulte” difende l’opera dei rabdomanti. Ma la radioestesia moderna è nata ufficialmente a Parigi nel 1913, ad un congresso internazionale dirabdomanti (persone particolarmente dotate, che impugnando un bastone a forcella, riescono a trovare acqua o determinati minerali).

Il pendolino radioestesico

In questo simposio, l’abate Marmet, valente rabdomante, presentò un nuovo strumento o pendolo, che non solo poteva sostituire la classica bacchetta rabdica, ma offriva un arco di applicazioni ben maggiori: il pendolino radioestesico.

Il pendolino non è altro che un grave (un oggetto pesante) appeso ad un filo non rigido, in grado quindi di oscillare in avanti e indietro o lateralmente, o di compiere rotazioni.

Il pendolino radioestesico era già conosciuto nell’ antichità dai popoli più evoluti (se ne sono trovati anche nelle tombe egiziane) ed il congresso del 1913 rappresenta più la decisione di intraprendere su questo nuovo strumento sforzi comuni, che l’invenzione vera e propria dello stesso.

Frequenze vibratorie soggettive e collettive

La radioestesia è la “scienza” che studia il modo di individuare e captare le radiazioni (o per meglio dire, le vibrazioni) emesse da animali, vegetali e minerali.

Cosa siano esattamente queste vibrazioni è difficile dirlo, però è certo che esistono, e che sono differenti per ogni persona, animale o pianta. Ognuno ha la propria frequenza unica e irripetibile.

Solo le cose inanimate hanno una frequenza collettiva; ad esempio l’oro (tutto l’oro del mondo) ha una sua frequenza, sempre uguale sotto qualsiasi forma, sia che si tratti di un bracciale o di un accendino o di una stilografica, e così per ogni elemento inorganico.

La ricerca radioestesica

Cosa fa dunque il radioestesista? Capta con il pendolino o la bacchetta queste frequenze e sa indicare con precisione dove si trova l’acqua, l’oro, ecc. o dove si trova, ad esempio, una persona scomparsa. Il radioestesista è come una radio ricevente.

Si presuppone la facoltà di ogni essere, di irradiare ovunque delle speciali onde e vibrazioni e di ricevere quelle provenienti da altri corpi.

Tutto questo avviene indipendentemente dalla distanza e dal tempo, entrando così in quello stato tipico già sperimentato in ipnosi, dove non esistono più i parametri di misurazione umani, ma si è proiettati in una nuova dimensione dalla quale si può spaziare in ogni dove.

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.