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Tecnica basata sulla contattoterapia non manipolativa, nella quale si opera senza massaggiare, ma stimolando il corpo tramite lievi movimenti oscillatori, atti a stimolare il “flusso di energia” che agisce stimolando gli organi emuntori.

Si tratta di delicate pressioni digitali abbinate a rotazioni di muscoli o dei tendini. Le zone d’intervento sono ben precise (punti chiave) e molte di queste, corrispondono ai punti dell’agopuntura cinese. Difatti sono riscontrabili alcune analogie con la tecnica cinese della digitopressione.

Tale tecnica è stata diffusa negli anni Ottanta da Ossie Rentsch, osteopata australiano, che l’apprese da un massaggiatore compatriota di nome Thomas Ambrose Bowen, chiamato comunemente Tom Bowen e dal quale prese il nome.

Thomas Ambrose Bowen, nacque a Brunswick Australia, nel 1916 e morì nel 1982.

Bowen pratica tale tecnica a partire dagli anni Cinquanta, ma fu Rentsch a fargli assumere una veste più professionale.

Si racconta che Bowen iniziò a praticare l’arte del massaggio, osservando i massaggiatori sportivi, in particolare seguendo un certo Ernie Saunders.

Ciò che viene messo in atto, è la presa di coscienza da parte del paziente, che innesca dei processi di autocura.

Il tocco preciso e le pressioni esercitate ad intervalli, attiverebbero precisi processi di riaccordo energetico,come quando si accorda uno strumento musicale a corda.

L’intervento del terapeuta, si basa sull’attivare i sistemi fisiologici quali la circolazione sanguigna, il drenaggio linfatico e l’eliminazione delle tossine.

Tale tecnica è particolarmente adatta a curare i dolori muscolari, il mal di schiena e i processi patologici a carico delle articolazioni e anche altri disturbi in generale.

Dal 1982, ovvero dopo la morte di Bowen e per sua volontà, Oswald Rentsch e la moglie Elaine, iniziarono ad insegnare tale tecnica. In Italia nel 1998,nasce l’ Associazione Italiana Bowen.

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.