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Il Training Autogeno (siglato con T.A.) è una tecnica terapeutica derivata dall’ipnosi, ideata negli anni 1908-1962 dal dott. Johannes H. Schultz, neurologo e psichiatra tedesco.

I contatti con il fisiologo Oskar Vogt e l’analisi della metodologia utilizzata nella pratica ipnotica per quanto riguarda in particolare l’autoipnosi, gli permisero di formulare una tecnica basata su semplici esercizi psico-fisici, chiamati serie autogenica standard.

Gli esercizi venivano eseguiti in un ambiente silenzioso e ogni esercizio praticato più volte al giorno. Tale metodologia si rifaceva all’ipnosi frazionata di Vogt e cercava di indurre uno stato di profondo rilassamento. 

Il metodo

La parola training significa allenamento, e quindi apprendimento graduale delle possibilità di interazione tra la mente ed il soma.

Per ottenere dei buoni risultati bisogna, quindi, ripetere con costanza la serie di esercizi proposti e guidati inizialmente dal terapeuta e ripetuti per proprio conto; ecco perché si chiama anche Autogeno, ovvero che si genera da sé.

Nel T.A. è l’Io del soggetto che attua la conduzione, senza alcuna rappresentazione esterna di riferimento come avviene nell’ipnosi; questa è la differenza sostanziale tra T.A. e tecniche ipnotiche.

Nel T.A. il soggetto è egli stesso spettatore di ciò che realizza sul piano fisico, quindi opera in una condizione di passività, senza alcuna costrizione, comando, obbligo.

Nella pratica del T.A. si possono scorgere somiglianze con la meditazione orientale, difatti lo stesso Schultz definì il suo metodo Yoga occidentale.

Gli esercizi

La metodica relativa al 1° livello proposta al soggetto segue di norma un protocollo che si divide in sei esercizi successivi:

Per poter realizzare l’autocontrollo tramite gli esercizi del primo livello, di norma occorrono circa due o tre mesi, durante i quali gli esercizi devono essere eseguiti due volte al giorno.

Indicazioni

I sintomi psicofisici nei quali il T.A. è indicato sono:

Vantaggi

I vantaggi dell’uso del T.A. dovuti al mantenimento di uno stato di rilassamento si possono elencare in:

Autovalutazione

Da parte del praticante, proprio nell’ottica di una autoconduzione, è possibile valutare direttamente lo stato di rilassamento percependo:

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.