Tecnica vocale ideata negli anni Trenta da Alfred Wolfsohn, un insegnante di canto tedesco che ricorse all’utilizzo dei principi basilari dell’impostazione della voce nella pratica del canto.

Wolfsohn morì nel 1962, e il suo lavoro venne portato avanti e migliorato dall’attore africano Roy Hart.

Il metodo si basa sull’apprendimento delle tecniche di vocalizzo e di regolazione della voce che ricorrono alla velocità, al tono, al ritmo, al timbro e agli intervalli.

Per accompagnare e guidare i praticanti ci si avvale di strumenti musicali, comunemente le note del pianoforte.

Il soggetto dà libero sfogo alla propria voce, raggiungendo la catarsi e il benessere.

L’espressione vocale diviene, anche motivo dell’analisi che il terapeuta pone in atto, tramite la lettura degli strilli, mugolii, sospiri, sussurri ecc.; ovvero la lettura dello “schema corporeo vocale”.

Ad ogni suono emesso dalla voce vengono fatte percepire le sensazioni fisiche che nei vari distretti corporei si collegano; così il soggetto si rende conto che la voce è strettamente legata a naso, palato, faccia, fronte, polmoni, stomaco, ventre, ecc.

Le terapie vocali sono utilizzabili con i disabili, con i malati psichici e anche per problemi fisici.

La più importante scuola della terapia vocale è il “Roy Hart Theatre”, fondato a Londra nel 1974 e composto da una compagni vocale di teatro creata dallo stesso Roy Hart.

Tra le tecniche utilizzate vi è il rilassamento, la visualizzazione, l’improvvisazione, tecniche respiratorie.

La terapia della voce è applicata nel campo artistico-musicale.

E’ diffusa in Gran Bretagna e in Francia e viene utilizzata per indurre stati di rilassamento, vincere problemi psicologici e in particolare per disturbi del linguaggio, quale la balbuzie.

RIMANDI:

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.

Contattaci

A.E.ME.TRA. UNIVERSITÀ POPOLARE

Telefono: +39 339.6501448
E-mail: info@aemetra.it

Compila il modulo richiesta informazioni

Vieni a trovarci


View Larger Map