Cos'è la Naturopatia?
Disciplina che si basa sulle scienze umane e sulle scienze naturali. Si occupa di trattamento e della promozione dello stato di salute attraverso l’uso di metodi e modalità che favoriscono il processo di auto-guarigione, il trattamento naturale di tutta la persona, la promozione della personale responsabilità per la propria salute, l’istruzione per promuovere la salute attraverso un adeguato stile di vita. La naturopatia miscela la millenaria conoscenza dei trattamenti naturali con le attuali conoscenze nell’ambito salutistico e prende fondamento dai paradigmi del pensiero dell’antropologia fisica e culturale in prima istanza e di conseguenza dalla cultura delle scienze dell’uomo. Pertanto, la naturopatia può essere nel complesso identificata come la pratica generale delle cure della salute naturale; essa ricerca, individua e tratta la causa fondamentale del disagio, tratta l’intera persona usando un approccio individualizzato e insegna i principi di un sano stile di vita e della prevenzione sanitaria. La naturopatia è parte dell’insieme dei sistemi e delle discipline esercitate dagli operatori non medici nell’ambito delle medicine non convenzionali.
(da norma UNI 11491)
Chi è il Naturopata?
Professionista che opera nei campi della salute per il ripristino della spontanea capacità di autoregolazione della persona, per l’educazione alla salute e per la riscoperta e la valorizzazione delle risorse vitali proprie di ogni individuo in ambito sociale e ambientale.
(da norma UNI 11491)
Strumenti del Naturopata?
Strumenti utilizzati dal Naturopata nello svolgimento della propria attività. Il seguente elenco è a puro scopo indicativo e po’ essere modificato e ampliato in base all’evoluzione della tecnologia applicata alla naturopatia.
- Iridoscopio, lenti per valutazioni iridologiche e attrezzature correlate.
- Strumenti bioelettronici e di blorisonanza per la valutazione e il trattamento riequilibrante della persona (Vega, EAV Mora test, ecc.)
- Lettino per trattamenti e valutazioni costituzionali, riflessologiche, bioenergetiche e manipolazioni morbide.
- Strumentazione per trattamenti con luce, colori, musica, cristalli e aromi.
- Fiale test non iniettabili e campionature per testatura bioenergetica attraverso test bioelettrici o kinesiologici.
- Strumentazione per valutazioni kinesiologiche
- Strumentazione per indagini e trattamenti non invasivi riflessologi e indagini e trattamenti sulle linee e le aree cutanee energiche e temporali (martelletto, puntali, penne luminose, semi di vaccari, cerotti magnetici, strumenti fradici, ecc.)
- Strumentazione per copulazione e moxibustlone.
- Strumentazione, contenitori e attrezzature per idro-termo-fango trattamenti.
- Mappe per valutazioni e trattamenti energetici, riflessologici e iridologici.
- Strumentazione per valutazione postulare.
- Strumenti elettronici o mezzi cartacei per la raccolta e il trattamento dei dati non sensibili e sensibili dell’utente.
(da norma UNI 11491)
Il termine Naturopata
Il termine “naturopatia” fu coniato dal dottor John Scheel di NewYork nel 1892, ma l’arte di curare facendo ricorso al mondo naturale veniva presentato anche con altri termini quali “Fisicopatia” (Macfadden) e “Terapia Naturale” (Lindlhar); di quest’ultimo bisogna menzionare il libro “The Philosophy of Natural Therapeutics” (La Filosofia della Terapeutica Naturale), un testo che rappresenta una pietra miliare nella storia della naturopatia. Il significato etimologico del termine naturopatia viene interpretato in più modi: Natura più Pathos quale sofferenza, indicando che la natura è in grado di eliminare la malattia dell’uomo, però potrebbe anche indicare la “sofferenza della natura”. Sembra invece che le radici della parola naturopatia derivino dall’inglese, unendo i termini Nature’s Path; a diffonderla sarebbe stato, nel 1902, Benedict Lust, per indicare “il sentiero della natura”, ovvero l’unica vera possibilità di intraprendere un cammino verso la salute, ricorrendo a ciò che la natura mette a disposizione.
Chi è il fondatore della Naturopatia?
Per molti il padre della naturopatia viene identificato in Vincent Priessnitz (1799–1851), un contadino austriaco che, osservando come un cervo ferito si curasse immergendosi nell’acqua di un torrente, pensò di applicare tale pratica all’uomo: idroterapia, ambiente salubre, alimentazione sana, divennero i cardini del buon vivere; erano così state gettate le basi della futura naturopatia, proprio partendo dall’idroterapia. Se Priessnitz ebbe i primi sentori dell’importanza della cura con l’acqua, è merito dell’abate Sebastian Kneipp (1821–1894) per aver perfezionato e divulgato tale pratica. Benedict Lust (1872–1942) allievo di Kneipp, trasferitosi negli Stati Uniti, divulgò le conoscenze idroterapiche, accompagnandole da consigli sullo stile di vita; Lust è considerato il fondatore della naturopatia americana. Dall’inizio della seconda guerra mondiale per oltre un decennio, la naturopatia si diffuse nel mondo occidentale. Successivamente la scoperta dei nuovi farmaci di sintesi e l’enorme quantità di denaro che girava attorno al farmaco, ottenebrarono le medicine naturali, ritenute superficiali e ascientifiche. L’idea del curarsi con il “ritorno alla natura” veniva caricata di arretratezza e di ostacolo per il progredire della scienza medica. Bisognerà attendere gli anni Ottanta, quando la scia del ritorno alla natura, e la crescente sfiducia verso la medicina ufficiale, riaccenderanno l’interesse per la naturopatia.
Al termine del mio percorso formativo, mi verrà rilasciato un Diploma?
Titolo di studio rilasciato dallo Stato al termine del percorso di studi di istruzione superiore (quinquennio) a seguito di un esame di stato finale. È indispensabile per accedere all’Università o altri gradi di istruzione superiore. Il “Diploma Supplement” (DS) è un titolo rilasciato al termine di un corso di studi universitari o di un istituto di istruzione superiore. Il Diploma è un titolo riconosciuto dallo Stato, ovvero rilasciato solo da autorità pubbliche e scuole statali. Nessun ente privato o associazione può rilasciare un diploma avente tale valore legale.
Che cos'è un Master?
I “Master” sono corsi post laurea erogati dalle Università Statali. I “Master” di primo livello, sono istituiti dopo un percorso post laurea triennale, quelli di secondo livello dopo un percorso post laurea triennale, quelli di secondo livello dopo la laurea specialistica o magistrale. Le Università possono istituire “Master” in collaborazione con enti pubblici e privati, previo documento di partenariato. I “Master” vengono considerati quali percorsi didattici di approfondimento nei specifici settori; e non sono erogabili per corsi prima della laurea e perfezionamento. Per tanto al di fuori di codeste caratteristiche non è possibile fare ricorso a questo termine.
Il termine Vitalismo
Il vitalismo è una corrente di pensiero che sposa il concetto di vita basato principalmente come una “forza energetica vitale” preposta a svolgere tutte le funzioni degli esseri viventi. Il vitalismo non rifiuta l’aspetto biologico materiale, ma lo pone al secondo posto. Le origini della corrente vitalistica si rintracciano nelle medicine tradizionali, nei concetti di Prana (indiana), Qi (cultura medica cinese) Pneuma (nell’antica Grecia) ecc. Il vitalismo si sviluppò tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento, in particolare nell’area germanica, basandosi sul neoplatonismo e sulla filosofia rinascimentale. Una branca del vitalismo sposò il principio magico, assumendo la valenza di “vitalismo magico” o “vitalismo cosmico” ad opera, principalmente, dei filosofi naturalisti Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella. Nelle discipline bionaturali è il “vitalismo biologico” ad essere considerato. Tra gli eponimi menzioniamo all’università di Padova il chimico Giacomo Andrea Giacomini (1746-1849) e Hans Driesch biologo tedesco (1867-1941). Giacomo Andrea Giacomini affermava: “Le parti viventi sono sotto una forza che alla leggi fisico-chimiche interamente contrasta, che finché essa dura, durando questa vita, queste influenze fisico-chimiche sono sospese; perché infine la forza vitale non è secondaria alla organizzazione né risultante dalle forze generali, ma primaria e dirigente e determinante l’impasto organico, ed opponentesi agli esterni influssi” (1833, pp. 69-70). Esponente di rilievo del vitalismo è stato il contemporaneo Sir Carew Eccles (1903-1997) neurofisiologo australiano, insignito del premio Nobel per la medicina nel 1963.