Il vocabolo cabala deriva dalla parola ebraica Qabbalah e indica una corrente gnostica affermatasi principalmente all’inizio del XII secolo, in special modo in Francia e Spagna.

Il credo cabalistico trae le sue conoscenze dagli antichi testi ebraici, quali il Talmud e il Vecchio Testamento, unendo però a questi simboli (simboli della tradizione e rivelazione) l’ispirazione.

Tradizione e ispirazione daranno forma a testi cabalistici tra i quali emerge, per somma importanza, il Sefer ha-Zohar (Libro dello Splendore) che affiancherà la Bibbia e il Talmud. Questo testo fu redatto verso il 1280 da Moshen ben Shemtob. I cabalisti asseriscono che in esso è racchiusa la parte esoterica e trascendente, mantenuta segreta da Israele e manifestata per ispirazione nel secolo XII – XIII d.C.

L’orientamento spirituale della cabala basa il suo credo nell’affermazione che Dio (En-Sof) permea e contiene ogni cosa. Un Dio talmente immenso ed infinito che la mente umana non può assolutamente contenerlo, e neppure comprenderlo.

Le trentadue vie

Per giustificare la sua esistenza e poter fare comprendere all’uomo una parte della verità, la Divinità divenne attiva tramite dieci intelligenze (le Sephiroth) emanate da essa come raggi di luce di una sola fonte.

La prima Sephirah, fu il desiderio di manifestarsi e conteneva in sé gli altri nove Sephiroth che vennero a turno emanati uno dall’altro: il secondo dal primo, il terzo dal secondo, e così via...

Le dieci emanazioni divine rappresentano, in figura schematica, l’albero della Vita, sul quale si intrecciano 22 sentieri, che con i dieci Sephiroth (emanazioni) formano le Trentadue Vie attraverso le quali la saggezza divina, in stadi successivi, scende sino all’uomo.

Nel contempo esse consentono all’uomo di risalire sino alla Fonte della Sapienza, percorrendo in ascesa il cammino.

I dieci Sephirot

I dieci Sephiroth sono:

1

Kether

Corona

2

Hokmah

Saggezza

3

Binah

Comprensione

4

Hesed

Compassione

5

Geburah

Forza

6

Tiphereth

Bellezza

7

Netsah

Vittoria

8

Hod

Splendore

9

Yesod

Fondazione

10

Malkuth

Regno

La comprensione dei testi sacri deriva da canoni di corrispondenza numerica e letterale, traendo in questo modo dei significati allegorici di tipo mistico-divino che si discostano dall’interpretazione letterale.

Corrispondenza antropomorfa

Un altro aspetto, decisamente particolare, della cabala è l’idea della corrispondenza antropomorfa tra Dio e l’uomo, identificando nell’uomo primigenio un essere divino dalla rappresentazione allegoricamente umana, di nome Adam Qadmon (Adamo Celeste).

Alcuni cabalisti ritengono che la prima forma uscita da En Sof non fosse una Sephirah, ma il corpo di Adam Qadmon.

Questi viene tradizionalmente raffigurato di spalle, perchè nell’Esodo (V.T.) quando Mosè chiese a Dio di svelarsi nella sua gloria ottenne come risposta: “Tu vedrai le mie spalle ma non il mio volto”.

L’albero della Vita (con le Sephiroth) raffigura le varie parti del corpo dell’Adam Qadmon.

Nel secolo XVI si ebbe un rifiorire del pensiero cabalistico, in special modo grazie alla scuola di Safed e Luria, che trasformò la cabala esoterica (accessibile a pochi) in una corrente mistico-religiosa per tutto il pensiero ebraico.

 

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.

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