E’ stata scoperta dal dottor Rike Geerd Hamer, nato nel 1935 in Germania. Hamer, laureato in medicina, fisica e teologia, dopo una disgrazia che lo toccò da vicino, ossia la morte di un figlio, si ammalò di cancro. Indagò sulle cause del suo male, che mise in relazione con il grave lutto familiare, scoprendo che esiste una stretta correlazione tra psiche, cervello e l’organo che si ammala.
Giunse alla conclusione che ogni malattia è il risultato di cause psichiche che attivano, in determinate aeree del cervello, gli squilibri che si manifestano successivamente in corrispondenti organi del corpo.
Per tale posizione, fu radiato dall’albo dei medici in Germania, subendo anche numerosi attentati alla sua vita. La persecuzione subita dal dottor Hamer è da imputare alla scientificità della sua medicina, ed al fatto che sia riuscito a dimostrare, indagando su oltre trentamila pazienti, l’esattezza della sua teoria.
Il pensiero di Hamer
Ogni malattia, dal banale raffreddore al cancro con metastasi, è sempre il risultato di un “programma speciale biologico sensato della natura” che permette di risalire alle cause primarie di ordine psicologico che l’hanno determinata. Tale visione capovolge completamente il concetto di patogenesi e dimostra come la farmacognosia debba essere riveduta, scontrandosi con i grandi interessi delle multinazionali farmaceutiche.
La Nuova Medicina Germanica del dottor Hamer si basa sulla scoperta delle cinque leggi biologiche, che dimostrano quali siano le cause che inducono la malattia e come questa si evolve; spiega qual è il ruolo dei cosiddetti agenti patogeni (batteri, virus, ecc...) che vengono considerati quali mezzi guaritori ai quali l’individuo inconsapevolmente ricorre.
Inoltre solleva il morale del paziente, inoculando fiducia e coraggio, elementi psichici decisivi per promuovere il processo guaritore e in particolare per vincere il cancro.
Per quanto concerne il cancro, secondo Hamer, non esisterebbe nessuna correlazione tra la malattia e la cancerogenità di alcune sostanze, la causa scatenante partirebbe sempre dalla psiche, passando per il cervello: a dimostrazione di tali ipotesi, fa notare come gli organi che vengono isolati dalla connessione nervosa, come quelli trapiantati, non si possono ammalare di cancro, così come anche l’inoculazione di cellule tumorali negli animali da laboratorio non possono produrre cancro senza l’intervento del cervello. Gli esperimenti fatti sugli animali provocano conflitti attivi, per esempio di paura, oppure di attacco alla propria integrità, o ancora di minaccia o perdita del territorio, di conseguenza l’animale si ammala di tumore e lo sperimentatore crede di aver inoculato una sostanza cancerogena.
Anche le metastasi accertate dopo la scoperta di un tumore, sono dovute il più delle volte alla stessa sentenza ammessa dal medico, che può scatenare per esempio paura della morte, oppure sono dovute alle mutilazioni chirurgiche subite che creano conflitti attivi di svalutazione: sono questi conflitti le cause primarie del processo metastatico.
Il cancro è la normale risposta del corpo di fronte ad una situazione inaspettata di conflitto. Per poter capovolgere il processo bisogna eliminare lo “ choc mentale” che lo ha innescato. Riportiamo la sintesi delle cinque leggi della Nuova Medicina Germanica, secondo il pensiero di Hamer.
Prima legge: lo choc mentale quale attivatore primario.
Ogni malattia, che il dottor Hamer chiama SBS, ossia programma biologico sensato della natura, è causata da uno choc emotivo che ci coglie impreparati, uno choc che viviamo in solitudine e in modo drammatico. Siamo programmati per sopravvivere, quindi l’ SBS è la soluzione perfetta del cervello che viene attuata in termini biologici per sopravvivere all’evento conflittuale.
Questo programma si verifica contemporaneamente sui tre livelli: psichico, cerebrale e organico.
A livello psichico c’è uno stato di stress permanente. A livello cerebrale si verifica un’anomala attività in una specifica area del cervello. A livello organico avviene la proliferazione cellulare (tumore) oppure la perdita di sostanza (lisi) o una paralisi (blocco funzionale).
Senza conflitto non vi è malattia, rendersene conto è il primo passo verso la guarigione!
Seconda legge: niente esiste senza il suo contrario.
Tutte le malattie presentano due fasi: fase “fredda” detta simpaticotonia e fase “calda” detta vagotonia.
E’ sempre la fase “fredda” che si instaura per prima e corrisponde al periodo in cui il conflitto è attivo, questa è seguita dalla fase calda di riparazione, una volta superato lo choc e trovata la soluzione del conflitto.
Trovare una soluzione al conflitto è la chiave di volta per passare in fase di riparazione.
Terza legge: il sistema ontogenetico dei tumori e delle malattie similari.
Nell’embrione si trovano tre foglietti, da cui saranno generati i vari organi e parti del corpo: endoderma, mesoderma, ectoderma.
Gli organi che derivano dallo stesso foglietto si trovano rappresentati in zone vicine del cervello e istologicamente hanno lo stesso comportamento durante tutte le fasi dell’SBS.
Quarta legge: i microbi sono nostri amici al servizio del cervello.
I microbi sono nostri alleati, sono loro che si occupano di riparare i danni durante la seconda fase. E’ il cervello che invia l’ordine ai nostri amici virus, funghi o batteri. Tutti i microbi arrivano, proliferano e scompaiono per favorire la riparazione, secondo una logica ben precisa, in sincronia con il nostro cervello e il nostro corpo. Essi fanno parte del programma biologico della Natura.
Quinta legge: della quintessenza.
Tutti i comportamenti degli uomini e degli animali sono determinati da informazioni di sopravvivenza inseriti nel cervello a livello ontogenetico. La malattia è una soluzione biologica del cervello, la possibilità di sopravvivenza. Ogni organismo vivente possiede un cervello più o meno sviluppato, in grado di captare le informazioni provenienti dal mondo esterno. Le cellule, i batteri che abitano in noi, i vari organi, tutto funziona all’unisono in sincronia con le attività cerebrali.
La malattia segue sempre un processo intelligente. Essa è necessaria per l’individuo e per l’evoluzione della specie.
tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.